Redditometro e prestiti personali: quali conseguenze per il cittadino? Il dibattito sugli accertamenti fiscali correlati ai prestiti è stato rilanciato anni fa dalla Cgia di Mestre, mettendo in guardia i contribuenti dai potenziali problemi che possono nascere dai prestiti in famiglia, indicando al medesimo tempo alcuni semplici accorgimenti da mettere in campo per ovviare a tali problematiche. Infatti quando si tratta di prestiti personali non esiste solo l’istituto di credito o la società finanziaria come organismo deputato dalla legge ad erogare denaro: i prestiti familiari sono altrettanto legittimi e ampiamente diffusi, ma ciò può comportare una serie di conseguenze dal momento in cui lo Stato ha varato il Redditometro come strumento per accertare con maggiore precisione la consistenza patrimoniale e reddituale di ogni singolo contribuente, evitando forme di elusione ed evasione del fisco.
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Cos’è il Redditometro?
Che cos’è il Redditometro nello specifico? Si tratta di uno strumento varato dallo Stato che accerta il tenore di vita di un nucleo familiare, sulla scorta di alcuni parametri che possono evidenziare eventuali scollamenti: per fare un esempio banale, se un contribuente presenta una dichiarazione dei redditi molto bassa ma si denotano nel corso dell’anno spese non coerenti, ad esempio per viaggi costosi, acquisto di immobili, auto di grossa cilindrata o barche di lusso, allora scattano gli accertamenti previsti dall’amministrazione finanziaria.
Importante è formalizzare il prestito
Se un normale prestito personale è facilmente dimostrabile, per cui il Redditometro non dovrebbe comportare alcun tipo di problema al contribuente, viceversa il prestito familiare, che raramente viene formalizzato in forma scritta, potrebbe essere considerato come un reddito imponibile non dichiarato, e pertanto essere sottoposto ad accertamento fiscale, soprattutto se parliamo di cifre non di piccola entità. Pertanto è fondamentale formalizzare il prestito familiare affinché
Documentare il passaggio di denaro
Oltre a formalizzare l’atto, la prima cosa importante per evitare che Redditometro e prestito entrino in conflitto, facendo scattare l’accertamento fiscale, è quella di effettuare il trasferimento di denaro in maniera tracciabile, sfruttando strumenti quali un assegno non trasferibile o un bonifico bancario. Fra queste due formule di pagamento gli esperti consigliano
Cosa scrivere nella scrittura privata
Ora, per essere davvero sicuri e tutelati al 100 per cento da eventuali accertamenti fiscali, possiamo redarre una scrittura privata in cui formalizziamo il prestito privato o familiare che dir si voglia, un passo necessario se la somma di denaro trasferita è alquanto consistente. Cosa scrivere? Questo il modello base:
il signor ……… nato a ……… (…) il ……… e residente in ……… in via ……… n. …, codice fiscale ………, (donante);
ed il signor ……… nato a ……… (…) il ……… e residente in ……… in Via ……… n. …, codice fiscale ………, (donatario),
premesso che tra il donante ed il donatario intercorre il seguente rapporto di parentela: ………
si conviene e stipula quanto segue:
Art. 1. OGGETTO
1.1. Il donante dà al donatario, che accetta con animo grato, la somma di euro ……… (in lettere ………) che versa a mezzo assegno bancario n. ……… tratto sulla Banca ……… Filiale ……… o tramite bonifico bancario con versamento dal conto n. ……… (Banca ………) di titolarità di ……… in favore del conto n. ……… (Banca ………) di titolarità di ………. Detto bonifico avviene (o avverrà) in data ……… (o all’atto della redazione della presente scrittura).
Art. 2. GRATUITÀ
2.1. Il donante dichiara che tale somma viene versata a mero scopo di liberalità e senza quindi obblighi di restituzione. Il donatario accetta la liberalità.
Art. 3. SCOPO
3.1. La somma oggetto del presente contratto di donazione è consegnata al donatario affinché questi possa disporne nel seguente modo (indicare eventuali beni da acquistare o necessità di spese imminenti, di far fronte a debiti, ecc.).
Luogo e data
Donante Donatario
Vi è poi una variante nel caso in cui la somma di denaro venga imprestata per un mutuo come prestito infruttifero, in questo caso bisogna sostituire l’art.2 con una formula che regoli la durata, ad esempio con “Il mutuatario ritira la somma mutuata e si obbliga a restituirla entro la data del ……… al mutuante“, e aggiungere eventuali accordi su restituzione anticipata e interessi. In questo secondo caso si parla di prestito infruttifero tra familiari ex art. 1813 codice civile, e non si parla più di donante e donatario, bensì di mutuante e mutuatario.
Attenzione alla data e alla registrazione
Un’ultima considerazione sulla redazione della scrittura privata la vogliamo porre sull’importanza della data certa al momento della registrazione dell’atto, che è fondamentale in caso di accertamento fiscale. La data certa si ottiene