Home > Tipologie > Prestiti personali a fondo perduto: come ottenerli, guida e caratteristiche

Prestiti personali a fondo perduto: come ottenerli, guida e caratteristiche

Si può parlare di prestiti personali a fondo perduto? Generalmente questo tipo di finanziamenti si rivolge a determinate categorie di soggetti o imprese, ad esempio per sostenere l’imprenditoria giovanile e femminile, oppure le imprese innovative che nascono, le cosiddette start up. Talora prestiti a fondo perduto possono essere concessi anche ad aziende già consolidate che operano in settori strategici, oppure ad imprese localizzate in aree territoriali svantaggiate.

In ogni caso tale tipologia di finanziamenti si caratterizza diversamente dai normali prestiti personali, poiché non viene richiesta la restituzione del capitale e degli interessi maturati, oppure solo in parte ma a condizioni agevolate, e sono stanziati non da banche e finanziarie ma da enti e istituzioni di vario genere. Inoltre è importante ricordare che tali finanziamenti possono essere cumulati con altre agevolazioni esistenti. Vediamo allora in cosa consistono questi prestiti a fondo perduto.

prestiti a fondo perduto

Prestiti personali a fondo perduto: chi li eroga?

La prima sostanziale differenza che caratterizza i prestiti a fondo perduto dai normali prestiti non finalizzati è che si tratta di finanziamenti agevolati che vengono concessi senza obbligo di rimborso: o l’intero capitale erogato, oppure una parte di esso, non viene pertanto sottoposto a un piano di ammortamento che prevede la restituzione a rate del capitale, né degli interessi. Chi eroga prestiti a fondo perduto? Possiamo dire che si tratta di una sorta di investimento da parte degli enti pubblici, allo scopo di promuovere lo sviluppo economico e sostenere categorie di soggetti o aree svantaggiate attraverso l’autoimpiego: vi sono

diverse tipologie di prestiti personali a fondo perduto, ciascuna dedicata a una particolare tipologia di richiedenti ed erogata da un ente specifico. Nella maggior parte dei casi si tratta di agevolazioni pensate per giovani imprenditori, donne e chi in generale vuole aprire un’attività, erogate grazie a fondi di provenienza europeastatale o regionale.

Le caratteristiche

Dunque questi prestiti a fondo perduto vengono erogati da enti pubblici europei, statali o regionali, mediante l’emissione di bandi dedicati a ciascuna categoria interessata: per partecipare bisogna compilare un’apposita domanda e allegare un business plan della propria attività, per fornire tutti gli strumenti necessari alla valutazione della sostenibilità della propria idea imprenditoriale. Questi prestiti a fondo perduto

sono inoltre cumulabili con altre agevolazioni al di fuori dello stesso bando. Per fare un semplice esempio, una start up che è riuscita ad accedere ai contributi a fondo perduto ed iniziare la propria attività, potrà in futuro partecipare a nuovi bandi senza ulteriori limitazioni che non sia il possesso dei requisiti necessari previsti.

A chi si rivolgono?

A chi sono diretti questi prestiti a fondo perduto? In genere tali bandi sono aperti a tutti coloro che vogliono aprire un’attività  imprenditoriale o avviare una start up, ma vi è particolare riguardo per l’imprenditoria femminile giovanile. Possiamo ragionevolmente sintetizzare che questi finanziamenti rappresentano in buona sostanza

prestiti per giovani o aspiranti imprenditori, che possono essere favoriti anche dal luogo geografico in cui vivono: non mancano infatti bandi dedicati a imprese situate in zone considerate più svantaggiate e depresse in termini economici, come ad esempio nel Mezzogiorno, allo scopo di stimolare lo sviluppo dell’economica locale. Altri tipi di bandi sono quelli aperti anche alle grandi aziende, a patto che investano in determinati settori strategici e di pubblico interesse.

Vediamo adesso come si caratterizzano i prestiti europei, statali e regionali a fondo perduto.

Prestiti europei a fondo perduto

prestiti europei a fondo perduto sono i finanziamenti che spesso presentano i fondi più corposi da sfruttare, benché non sempre il nostro Paese sia stato in grado di spenderli in maniera idonea, a causa soprattutto dei vari iter burocratici che spesso rallentano moltissimo lo stanziamento, che avviene sempre indirettamente attraverso gli enti locali (le Regioni). Inoltre non è molto facile districarsi tra i vari finanziamenti disponibili, a causa anche di una scarsa pubblicità: pertanto consigliamo di consultare il sito dell’Unione Europea, oppure informarsi presso gli uffici della propria regione di residenza per avere maggiori informazioni in merito. Quello che possiamo dire per linee generali è che

i prestiti europei a fondo perduto sono destinati a supportare investimenti in specifici settori, come ad esempio il turismo, l’agricoltura, l’istruzione e l’innovazione tecnologica, ma gli ambiti in cui possono ricadere sono così ampi che rinnoviamo agli interessati la consultazione del sito ufficiale per mantenersi sempre aggiornati al riguardo.

Prestiti statali a fondo perduto

Non meno complessi dal punto di vista burocratico risultano essere i prestiti statali a fondo perduto, i cui destinatari in genere sono disoccupati o coloro i quali decidono di investire nell’imprenditoria giovanile e femminile. Anche questa tipologia di finanziamenti viene rinnovata di continuo, pertanto per essere aggiornati su ogni novità si consiglia di consultare il sito dedicato, all’interno del quale

lo Stato periodicamente informa tra le altre cose circa le possibilità di finanziamenti a fondo perduto. Inoltre nel sito dell’amministrazione pubblica è possibile trovare i bandi e modalità di accesso ai fondi con l’elencazione di tutti i requisiti e la documentazione a supporto necessaria per partecipare.

Prestiti regionali a fondo perduto

Vi sono in ultimo i prestiti regionali a fondo perduto, gli enti preposti tra le altre cose a gestire gran parte dei fondi europei. Bisogna pertanto consultare il sito ufficiale della Regione di residenza oppure rivolgersi direttamente presso un loro ufficio per conoscere tutte le possibilità di ottenere un prestito a fondo perduto e altre agevolazioni.

Come per gli altri finanziamenti di questo tipo fin qui analizzati, anche in questo caso sono previsti dei bandi di concorso, con requisiti specifici e una documentazione da allegare accanto al proprio business plan in caso di finanziamenti per start up e autoimprenditoria.

Come partecipare a un bando?

Per partecipare a un bando che eroga prestiti a fondo perduto è necessario dunque seguire attentamente tutta la procedura, presentare la documentazione necessaria ed esibire i requisiti richiesti. Sono presenti differenti forme di finanziamenti a fondo perduto che possono essere suddivisi in base ai destinatari o al settore specifico dedicato, tra cui:

  • bandi sempre aperti
  • bandi con scadenza
  • bandi regionali o per aree depresse
  • bandi per avvio attività di commercio e servizi
  • bandi per lo sviluppo dell’imprenditoria femminile

Per partecipare al bando di finanziamento è necessario inoltre avere delle specifiche competenze inerenti il progetto finanziato, avere una forma societaria o altre condizioni peculiari in linea con l’obiettivo primario del bando. Anche qui in via generica possiamo elencare i requisiti per partecipare a un bando, ovvero:

  • titolo di studio o competenze tecniche specifiche legate all’obiettivo del bando
  • forma societaria
  • requisiti specifici come età, sesso oppure appartenenza a determinate aree territoriali
  • capacità di creare un progetto strategico di marketing a sostegno della propria attività

Come inviare domanda per richiedere un finanziamento a fondo perduto?

Dove richiedere prestiti a fondo perduto? Premesso che ogni bando ha modalità di accesso specifiche, il governo italiano ha creato una società ad hoc per la gestione di gran parte di questi bandi, ovvero Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, pertanto si rinvia al sito ufficiale per informazioni più dettagliate. In linea di massima per accedere a un bando

è necessario compilare la domanda on line registrandosi sul sito web e allegare il business plan, insieme a tutte le eventuali altre informazioni che possono riguardare sia la propria attività imprenditoriale che gli obiettivi che si vogliono perseguire. Le domande vengono valutate in ordine cronologico in base al momento in cui sono pervenute all’ente, e dopo la valutazione preliminare è possibile che vi sia la richiesta di un colloquio diretto con il richiedente o i richiedenti, prima del via libera definitivo al credito.

Sono davvero a fondo perduto al 100%?

Questi prestiti a fondo perduto possono esserlo al 100 per cento oppure al 50 per cento: nel primo caso

i  soggetti che ottengono il capitale erogato non devono restituire nulla, mentre coloro che accedono a un finanziamento a fondo perduto del 50 per cento devono rimborsare all’ente erogatore la metà della somma con rate personalizzabili e a tasso di interesse agevolato.

Vantaggi e svantaggi di queste forme di finanziamento

Proviamo a prendere in esame i pro e i contro di questo tipo di finanziamenti:i vantaggi dei prestiti a fondo perduto sono indubbiamente tanti, a cominciare proprio dal fatto che non è vincolato a restituzione del capitale o degli interessi: chi desidera avviare una nuova attività sa benissimo quanto sia difficile reperire i fondi necessari, e avere la possibilità di accedere a formule di credito agevolato è un fattore spesso decisivo. Ci sono anche svantaggi nei prestiti a fondo perduto? Volendo trovare nelle debolezze all’impianto generale di questa tipologia di finanziamenti, potremmo indicare

la disponibilità limitata e i tempi di attesa, che possono essere anche molto lunghi. I bandi spesso sono validi fino all’esaurimento delle risorse finanziarie stanziate, ed è già capitato in passato che si sia stato posto un blocco alla presentazione di nuove poiché dovevano essere analizzate ancora quelle già inviate.