Jesi è nota come la piccola Milano marchigiana. A conferirle questo soprannome è proprio una situazione economica estremamente effervescente, la quale si è confermata tale anche nel corso del 2018. Il piccolo centro della provincia di Ancona, infatti, è anche l’unico a livello regionale che è riuscito ad incrementare il numero delle imprese presenti sul suo territorio. A trainare il segno positivo è stato il commercio con ben 40 imprese attive in più dal 2013 a oggi (+ 4,2%), di cui 15 nate proprio durante gli ultimi dodici mesi. Ancora migliore a livello percentale è poi la crescita fatta registrare dal turismo con alloggi e ristorazione che passano dai 174 iscritti del 2013 ai 212 attuali (+19,5%). Sull’altro piatto della bilancia vanno invece messi il settore dell’edilizia (-3,63% ) e l’agricoltura (-5,35%). In conseguenza di questi dati, il saldo è comunque positivo, con 61 aziende in più nell’intervallo dal 2013 a oggi, con un aumento dell’1,7%.
La situazione del credito a Jesi
Come abbiamo visto, quindi, la situazione economica di Jesi è quella di un centro estremamente attivo, che esprime una grande propensione all’imprenditorialità. E’ del tutto logico, quindi, che le tante imprese presenti sul territorio cerchino sostegno nella loro attività di ogni giorno presso le imprese creditizie.
Le aziende del settore, a loro volta, hanno seguito nel corso degli anni le politiche che hanno caratterizzato il Paese, ovvero restringendo drasticamente i criteri di ammissione ai finanziamenti negli anni immediatamente successivi al 2008, quando la crisi che ha fatto seguito allo scoppio della bolla dei mutui Subprime ha travolto l’economia globale. Per poi iniziare lentamente a modificare questa impostazione man mano che la situazione si andava ristabilendo, senza però farsi prendere la mano dall’entusiasmo, in considerazione della presenza di una grande mole di crediti deteriorati nella pancia di banche e finanziarie. Di cosa si tratta?
In pratica con il termine in questione si designano quei prestiti che non sono stati ripagati dai contraenti a causa di difficoltà sorte nel corso del piano di rientro. Una questione che continua a zavorrare il sistema nonostante il miglioramento fatto registrare dal quadro nel corso degli ultimi anni.
Oltre ai crediti deteriorati, c’è poi la questione relativa alla vera e propria rivoluzione in atto nel mondo del lavoro, che ha segnato la pratica scomparsa del posto fisso nel settore privato.
Il concorso di questi fattori ha spinto le imprese che erogano prestiti a interrogarsi per cercare uno spazio di manovra in grado di contemperare due esigenze diverse: da un lato quella di sicurezza, dall’altro la necessità di non lasciare fuori dalla porta la quantità sempre crescente di persone che non possono magari vantare una busta paga, ma possono presentare garanzie di altro genere.
Largo quindi a prestiti sicuri come la cessione del quinto, senza però sacrificare troppo altre formule come il prestito personale.
I prestiti personali
Per prestito personale si intende quello che l’ente erogante concede senza alcuna necessità che il richiedente precisi lo scopo della sua richiesta.
E’ invece necessario presentare garanzie, in relazione alla capacità di poter ripagare il finanziamento. Garanzie che devono essere di carattere patrimoniale o reddituale e di merito creditizio.
Per quanto concerne le prime, il richiedente deve riuscire a dimostrare l’esistenza di un reddito o un patrimonio sui quali impostare il piano di rientro. Può quindi trattarsi di una busta paga oppure di bonifici continui coi quali vengano pagati i suoi lavori dai committenti o, ancora, quelli derivanti dall’affitto di un immobile.
Per quanto concerne il merito creditizio, si tratta dei rapporti intrattenuti sino al momento della richiesta con il mondo del credito. In pratica se l’utente vede il suo nome rientrare nel novero dei cattivi pagatori, ovvero in uno dei database che racchiudono coloro che nel passato non hanno ripagato un prestito ricevuto, è quasi da scartare l’ipotesi di un accoglimento della sua richiesta.
Ove si sia cattivi pagatori o non si possano presentare garanzie reddituali, si può però ricorrere ad un garante, ovvero una terza figura, di solito un parente, che metta il suo patrimonio a garanzia. Sarà proprio lui a subentrare nei pagamenti ove il contraente principale non versasse più le rate.
I prestiti personali a Jesi
Anche a Jesi le finanziarie sono in grado di proporre soluzioni in grado di andare incontro a tutti coloro che hanno necessità di prestiti personali, magari per dare vita ad una riserva liquida oppure per sostenere la propria attitudine al consumo. Tra le varie proposte, andiamo a segnalarne un paio che ci sembrano abbastanza convenienti.
La prima è quella di Agos, uno dei protagonisti principali del credito al consumo del nostro Paese. In questo caso è possibile dare vita ad una procedura estremamente rapida collegandosi al sito dell’azienda e provvedendo a compilare un modulo coi propri dati personali. A questo punto basta aspettare poche ore per essere richiamati da un incaricato per la prima presa di contatto. Una volta presentata tutta la documentazione richiesta, l’iter procedurale andrà ad esaurirsi nel breve volgere di poche ore, permettendo al richiedente di avere la cifra richiesta sul proprio conto corrente in un massimo di un paio di giornate lavorative. Per quanto riguarda un prestito da 10mila euro a Jesi, da restituire in 72 mensilità, la rata ammonta a 163,57 euro.[/su_note]
finanziaria=Agos
prodotto=Credito Personale
tan=5,54%”
taeg=5,77%
importo=€ 10.000
N° rate: 72″ rata=€ 163,57
La seconda proposta è quella di Santander Consumer Bank, azienda gravitante nell’orbita di uno dei più grandi gruppi bancari operanti a livello continentale. Anche nel nostro Paese, Santander ha ormai da tempo assunto una funzione molto rilevante sul mercato del credito al consumo, grazie ad un paniere di prodotti che puntano su convenienza, innovazione e sicurezza. Le proposte in questione godono di un elevato livello di personalizzazione e sono quindi molto ricercate dai consumatori, anche in considerazione del fatto che l’azienda proponente rappresenta una vera e propria sicurezza per la sua utenza. Il prestito personale che viene proposto ai cittadini di Jesi, per un importo sempre di 10mila euro da restituire in sei anni, comporta una rata di 163,61 euro al mese.[/su_note]
finanziaria=Santander Consumer Bank
prodotto= Prestito Personale
tan=5,55%”
taeg=5,64%
importo=€ 10.000
N° rate: 72″ rata=€ 163,61