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Prestiti personali a cattivi pagatori senza cessione del quinto

Le possibilità di ottenere prestiti personali a cattivi pagatori senza cessione del quinto sono alquanto scarse, essendo già di per sé gli istituti di credito poco propensi a concedere finanziamenti a chi non possiede una buona affidabilità creditizia, a maggior ragione se i protestati o i segnalati Crif non posseggono un reddito da lavoro fisso o da pensione.

Infatti la condizione quasi esclusiva per erogare prestiti personali a cattivi pagatori è quella di usufruire della cessione del quinto dello stipendio o dell’assegno previdenziale, avendo la certezza del rimborso mensile che avviene con trattenuta diretta di una parte del proprio reddito da parte del datore di lavoro o dell’ente pensionistico, e versata alla finanziaria.

Tuttavia qualche possibile alternativa esiste, soprattutto per chi da lavoratore autonomo cerca prestiti senza busta paga da esibire come attestazione di reddito: vediamo allora a quali condizioni le banche possono dare il via libera a prestiti personali a cattivi pagatori senza cessione del quinto.

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Prestito cambializzato per cattivi pagatori

Una prima soluzione per coloro che cercano prestiti personali a cattivi pagatori senza cessione del quinto è il prestito cambializzato, ossia un finanziamento che viene rimborsato attraverso il pagamento delle cambiali, che fungono dunque da vere e proprie rate di rimborso mensili. Tuttavia la presenza unica delle cambiali potrebbe non risultare sufficiente per l’istituto di credito o società finanziaria che eroga il prestito, pertanto sono possibili richieste di ulteriori forme di garanzia come ad esempio la fideiussione o l’avallo. Inoltre va detto che, se da un lato la firma delle cambiali può permettere di aggirare molti ostacoli circa la concessione di un finanziamento, avendo la banca come garanzia la possibilità di pignorare i beni del debitore in caso di mancato pagamento senza doversi rivolgere a un tribunale,

il lato negativo per il beneficiario del prestito è che i tassi di interesse sono più elevati, essendoci un maggior rischio per l’istituto di credito o finanziaria che li concede, e risultano maggiorati anche i costi accessori, poiché ogni cambiale richiede un bollo, che è a carico di chi fa richiesta del finanziamento.

Prestiti tra privati per cattivi pagatori

Un’altra soluzione possibile per chi è in cerca di prestiti per protestati senza cessione del quinto è quella dei prestiti tra privati, che stanno conoscendo una nuova fase di sviluppo grazie ai nuovi strumenti di comunicazione digitali che hanno dato vita alle cosiddette piattaforme di social lending: tali piattaforme

sono vere e proprie agenzie di credito autorizzate dalla Banca d’Italia, che fungono da punto di incontro tra domanda ed offerta di prestiti. Citiamo ad esempio tra le più note in Italia Prestiamoci o Smartika, e a titolo di esempio vi rimandiamo al sito ufficiale di quest’ultima per comprendere meglio come funziona un prestito tra privati nell’era del web.

Come funzionano i prestiti tra privati

prestiti tra privati si possono richiedere ed ottenere direttamente on line, e rappresentano un’ottima soluzione per protestati che cerano prestiti personali a cattivi pagatori senza cessione del quinto. I tempi di valutazione d erogazione sono molto rapidi, e si possono richiedere anche importi di modesta entità: ma come funzionano? Questi finanziamenti si basano sul denaro di investitori privati che decidono di mettere a  disposizione somme di denaro per ottenere un guadagno futuro: generalmente il beneficiario ottiene la somma richiesta suddivisa tra più risparmiatori, per diminuire i rischi di insolvenza degli investitori. Per inviare la domanda bisogna compilare un modulo on line, specificando lo scopo del finanziamento e indicando le proprie informazioni personali e relative al reddito.

Una volta ottenuto il via libera bisogna inviare i documenti che attestino quanto dichiarato, per esempio una copia del cedolino della pensione o della busta paga, e non appena i controlli danno esito positivo, la somma viene inviata tramite bonifico sul conto corrente, e la rata mensile viene restituita attraverso un addebito automatico sul conto corrente. Tra i vantaggi del social lending vi è anche la possibilità di estinzione anticipata del debito senza che ci sia bisogno di pagare penali di alcun genere.

Soluzioni con garante per cattivi pagatori

Chi per varie ragioni non vuole oppure non può affrontare una cessione del quinto, può provare a richiedere prestiti personali senza busta paga con garante, ovvero indicando alla banca o finanziaria una persona terza il cui stato patrimoniale e di affidabilità creditizia sia sufficiente per tutelare l’ente finanziatore dal rischio insolvenza, impegnandosi a rimborsare il prestito al posto del debitore se questi non lo fa. Per essere considerato un garante credibile, e attuare così quella che tecnicamente viene chiamata fideiussione, è necessario avere

un lavoro a tempo indeterminato e non essere a propria volta segnalato come cattivo pagatore o protestato. Inoltre spesso nella richiesta di prestiti con garante al debitore vengono comunque richieste garanzie reali sufficienti per poter dimostrare di rimborsare il finanziamento anche in maniera autonoma, mentre il garante diventa indispensabile per lavoratori precari, autonomi, e appunto cattivi pagatori.

Accesso al credito senza busta paga: chi può fare il garante?

Non tutti possono fare il garante per chi richiede prestiti personali senza busta paga né cessione del quinto, a maggior ragione se il richiedente è un cattivo pagatore. Per poter fungere da garante una persona deve necessariamente possedere determinati requisiti, ovvero:

  • Reddito: un garante deve avere un reddito sufficiente a saldare l’eventuale pagamento di una rata del prestito personale stipulato dal debitore principale, pertanto deve presentare un reddito da lavoro dipendente con contratto a tempo indeterminato, un reddito da lavoro autonomo con la dichiarazione 730 o una pensione di anzianità.
  • Finanziamenti in corso: è più facile ottenere il via libera al prestito se chi fa da garante non ha altri prestiti personali o mutui in corso, giacché altri finanziamenti riducono il reddito del soggetto e di conseguenza anche le possibilità di fare da garante.
  • Storico debitore: assolutamente determinante ai fini dell’autorizzazione è che il garante non sia protestato e non abbia segnalazioni in Crif, la banca dati delle finanziarie. In tal caso la maggioranza delle banche o finanziarie rifiuteranno la domanda di prestito.

Prestiti a cattivi pagatori senza cessione del quinto: la documentazione

La documentazione richiesta per ottenere prestiti a cattivi pagatori senza cessione del quinto include la copia della carta di identità, il codice fiscale, una utenza intestata, e dove si presenti come garanzia un immobile di proprietà, l’atto di provenienza dell’immobile stesso e, se presente, l’atto di mutuo, insieme con le ultime tre rate che sono state pagate. Infine, ovviamente, la documentazione relativa al reddito, che si tratti del modello unico per i lavoratori autonomi, della busta paga per i lavoratori dipendenti, o del cedolino della pensione. In genere i cattivi pagatori e i protestati

possono ottenere prestiti personali da rimborsare entro sei anni, e mai di più in termini di durata del piano di ammortamento. Si consiglia ovviamente, prima di firmare la stipulazione del contratto, di leggere con attenzione tutti i dettagli riguardanti non solo l’importo complessivo relativo al finanziamento, ma anche alle condizioni generali, al numero e alla scadenza delle rate, al tasso di interesse applicato e ai costi complessivi del finanziamento, indicati espressamente alle voci contrattuali rispettivamente del Tan e del Taeg.

Soluzioni on line senza cessione del quinto

Oggi non è necessario recarsi personalmente presso una filiale per ottenere un prestito personale, ma è possibile richiedere i finanziamenti direttamente on line risparmiando tempo e denaro: ciò è possibile anche quando si richiedono prestiti personali per cattivi pagatori senza cessione del quinto, e si necessita quindi di un garante: è sufficiente inviare via web

anche la documentazione relativa al garante e, a meno che non sorgano specifiche problematiche rilevate in fase di controllo da parte dell’istituto di credito a cui ci si è rivolti, l’operazione va in porto senza problemi di sorta. Ci sentiamo in dovere di ricordare che fare il garante è un ruolo molto oneroso, e pertanto la scelta giusta deve essere fatta non solo dal cattivo pagatore che è in cerca di un fideiussore, ma anche da parte del garante stesso che deve essere sicuro dell’onestà e della correttezza di chi fa le veci, prima di accettare questo delicato ruolo.

Conclusioni

Abbiamo visto tre possibili soluzioni alternative per coloro che vogliono ottenere dei prestiti personali per cattivi pagatori senza cessione quinto. Il discorso deve intendersi puramente generico, nel senso che si tratta senz’altro di strade percorribili, ma è da tenere presente che non tutte le banche e le società finanziarie accettano questo tipo di finanziamento, accollandosi dei rischi che a seconda delle politiche di ognuno possono risultare anche troppo elevati.

Pertanto è bene ribadire che la cessione del quinto resta la soluzione privilegiata per coloro che sono in cerca di prestiti personali a cattivi pagatori: tuttavia le alternative menzionate possono funzionare, benché sia necessario ricordare che ottenere il via libera dipende da una serie di fattori, a partire dalla scelta di un garante idoneo, e che anche le soluzioni apparentemente più vantaggiose, come i prestiti tra privati on line, richiedono comunque delle forme di tutela da parte di chi presta il proprio denaro a persone che, volente o nolente, hanno una precaria affidabilità creditizia.