I prestiti personali Inps Inpdap rappresentano un’allettante soluzione di finanziamento per chi può beneficiare dei fondi messi a disposizione dall’ente previdenziale: si tratta in fatti di una tipologia di prestito riservata ai lavoratori dipendenti e ai pensionati della pubblica amministrazione, ed anche ai loro familiari. Un tempo queste prestazioni venivano erogate dall’Inpdap, ma dopo l’assorbimento di questo ente insieme ad altri “di settore”, tutte confluite nel 2011 nell’Inps, oggi vengono comunemente riconosciute dalla dicitura prestiti personali Inps Inpdap: vediamo insieme quali sono caratteristiche e condizioni presentano questi finanziamenti, e come si suddividono.
Indice dei contenuti
- Prestiti ex Inpdap, cosa vuol dire?
- Cosa sono?
- A chi si rivolgono?
- Come richiedere prestiti personali Inps Inpdap
- Piccolo Prestito Inps Inpdap, le tipologie di prodotti
- Piccolo prestito Inps, a chi si rivolge?
- Prestito pluriennale Inps Inpdap
- Prestiti pluriennali garantiti Gestione Pubblica
- Tassi di interesse
- Soluzioni con cessione del quinto
- Cosa succede in caso di mancato rimborso del finanziamento?
Prestiti ex Inpdap, cosa vuol dire?
Fino al dicembre 2011 i finanziamenti per i dipendenti pubblici venivano erogati dall’ente Inpdap, acronimo che sta per Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica, offrendo una tipologia di prodotti a tasso agevolato destinati anche ai pensionati e i cui importi venivano prelevati direttamente dal Fondo Credito dell’ente previdenziale oppure dalle banche e finanziarie convenzionate con l’istituto. Ma
Cosa sono?
Adesso è dunque l’Inps che gestisce i prestiti personali ex Inpdap, sfruttando il cosiddetto Fondo Perduto, ossia le quote dalla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali che viene costantemente corroborata dai contributi degli iscritti al Fondo, ossia i dipendenti e i pensionati della pubblica amministrazione. Questa tipologia di finanziamenti agevolati si fonda dunque sul prelievo obbligatorio che l’ente previdenziale compie sulle retribuzioni dei dipendenti pubblici in servizio, attraverso modalità in percentuali che riportiamo sinteticamente:
- 0,35 per cento per la Gestione Dipendenti Pubblici ex Inpdap
- 0,80 per cento in aggiunta allo 0,35 per la Gestione Assistenza Magistrale ex Enam
- 0,35 per cento per la Gestione Fondi Gruppo Poste Italiane
- 0,15 per cento per i pensionati pubblici
A queste trattenute si deve aggiungere la somma generata dalle quote di interesse applicate alle prestazioni di credito fornite dell’Inps. Tuttavia
A chi si rivolgono?
Come abbiamo anticipato, la platea di beneficiari di questa tipologia di finanziamenti è formata da lavoratori dipendenti e pensionati della pubblica amministrazione, oltre che alle loro famiglie. In dettaglio i prestiti Inps Inpdap spettano a
- Iscritti e i pensionati alla Gestione Dipendenti Pubblici
- Lavoratori e pensionati pubblici di altre amministrazioni iscritti al Fondo Credito
- Iscritti all’Assistenza Magistrale
- Dipendenti delle aziende del Gruppo Poste Italiane
- Pensionati aderenti a qualsiasi gestione pensionistica mediante sottoscrizione di un prestito con cessione del quinto
Le tipologie di finanziamento che rientrano nei prestiti personali Inps Inpdap sono
Come richiedere prestiti personali Inps Inpdap
Prima di vedere i vari prodotti, offriamo qualche linea generale su come richiedere questo tipo di prestito, la cui procedura da seguire varia a seconda della tipologia di finanziamento prescelta, e sempre nei limiti delle disponibilità finanziarie previste annualmente nel bilancio dell’ente previdenziale. Grazie ai nuovi strumenti di comunicazione digitale è possibile
Piccolo Prestito Inps Inpdap, le tipologie di prodotti
Iniziamo la nostra disamina con il Piccolo prestito Inps Inpdap, dove è possibile distinguere tre tipologie di finanziamento: il Piccolo prestito Gestione Pubblica, il Piccolo prestito Gestione Fondi Poste e il Piccolo prestito Gestione Magistrale. In tutti e tre i casi si tratta di
Piccolo prestito Inps, a chi si rivolge?
Vediamo sinteticamente a chi spetta:
- Il Piccolo prestito Gestione Pubblica è riservato agli iscritti al Fondo dei dipendenti della pubblica amministrazione e permette di ricevere piccoli finanziamenti a breve termine, da rimborsare con rate costanti mediante trattenuta su stipendio o pensione.
- Il Piccolo prestito Gestione Fondi Poste è invece il finanziamento dedicato ai dipendenti in servizio di Poste Italiane o di società collegate e consente di ottenere importi tramite cessione del quinto dello stipendio da restituire in forma annuale, biennale, triennale o quadriennale.
- Il Piccolo prestito Gestione Magistrale è riservato agli iscritti ex Enam e può essere richiesto dai soggetti in attività di servizio o a riposo da almeno due anni dal collocamento.
Prestito pluriennale Inps Inpdap
Tra i vari prodotti finanziari erogati dall’ente previdenziale troviamo poi i prestiti pluriennali Inps Inpdap, anch’esse suddivise in tre tipologie analoghe al Piccolo prestito: Prestiti pluriennali diretti Gestione Pubblica, Prestiti pluriennali Gestione Fondi Poste e Prestiti pluriennali garantiti Gestione Pubblica. I primi due prestiti pluriennali sono riservati rispettivamente ai lavoratori e ai pensionati iscritti al Fondo dei dipendenti pubblici e ai lavoratori in servizio di Poste Italiane: rispetto ai piccoli prestiti
I Prestiti pluriennali diretti Gestione Pubblica possono essere ottenuti solo da soggetti con contratto a tempo indeterminato mentre i Prestiti pluriennali Gestione Fondi Poste possono essere quinquennale o decennali, e vengono concessi mediante la cessione del quinto: inoltre devono avere finalità specifiche tra quelle previste dal regolamento, come ad esempio cure mediche per malattie gravi o spese sanitarie specifiche, far fronte alle conseguenze di calamità naturali, ed altro ancora.
Prestiti pluriennali garantiti Gestione Pubblica
Abbiamo lasciato in disparte poiché merita una trattazione specifica il terzo segmento dei prestiti pluriennali, ovvero i Prestiti pluriennali garantiti Gestione Pubblica che forniscono un finanziamento garantito dall’Inps per coprire una serie di rischi: il decesso anticipato dell’iscritto prima che sia estinta la cessione del quinto, cessazione dal servizio senza diritto a pensione, riduzione dello stipendio del lavoratore cedente. Possono richiedere questo finanziamento gli iscritti alla Gestione Unitaria per le Prestazioni Creditizie e Sociali che sono in attività di servizio e hanno almeno quattro anni di servizio effettivo nel rapporto di impiego utili alla pensione.
Tassi di interesse
I tassi di interesse dei prestiti personali Inps Inpdap prevedono l’applicazione di una percentuale generalmente inferiore a quella di mercato per agevolare gli iscritti: qui di seguito riportiamo i TAN, i tassi di interesse nominali annui previsti per le principali tipologie di finanziamento precedentemente descritte per l’anno 2017:
- 4,25 per cento per i Piccoli prestiti Gestione Pubblica
- 5 per cento a tasso fisso per i Piccoli prestiti Gestione Fondi Poste
- 1,50 per cento per i Piccoli prestiti Gestione Magistrale
- 3,50 per cento per i Prestiti pluriennali diretti Gestione Pubblica
- 3,50 per cento per i Prestiti pluriennali Gestione Fondi Poste
Soluzioni con cessione del quinto
Una sezione specifica dei finanziamenti erogati dall’ente è formata da prestiti Inps Inpdap con cessione del quinto della pensione, che rappresentano una tipologia di prodotti tra i più richiesti all’ente previdenziale e permettono di richiedere una liquidità aggiuntiva utile da estinguere con una trattenuta diretta sulla rata della pensione. Possono richiedere questo tipo di presito tutti i pensionati fatto salvo coloro che ricevono questo tipo di prestazioni previdenziali:
- pensioni e assegni sociali
- invalidità civile
- assegni mensili per l’assistenza ai pensionati per inabilità
- assegni di sostegno al reddito (VOCRED, VOCOOP, VOEO)
- assegni al nucleo familiare
- pensioni con contitolarità per la quota parte di pertinenza del soggetto richiedente la cessione
- prestazioni di esodo
Cosa succede in caso di mancato rimborso del finanziamento?
Come per tutti i finanziamenti presenti sul mercato del credito, nell’eventualità che il beneficiario del prestito Inps Inpdap non presti fede al rimborso di una o più rate mensili previste nel piano di ammortamento, la conseguenza potrebbe essere l’iscrizione nel Registro dei protestati e dei cattivi pagatori con la segnalazione presso la Centrale Rischi come il Crif, una banca dati contenente tutte le informazioni sull’affidabilità creditizia dei soggetti richiedenti, che rende molto più difficile ottenere nuovo credito. Il discorso è ovviamente pertinente per chi non richiede prestiti con cessione del quinto.