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Prestiti personali a segnalati Crif: se sono cattivo pagatore posso accedere al credito?

I prestiti personali a segnalati Crif sono una possibilità concreta per i cosiddetti cattivi pagatori, benché certamente società finanziarie e istituti di credito siano poco propense a concedere finanziamenti a chi non risulta avere una buona affidabilità creditizia, ma fortunatamente esistono delle formule che consentono più facilmente l’erogazione di prestiti a cattivi pagatori.

Ogni qualvolta chiediamo un prestito, le relative informazioni sono trasmesse ad una banca dati che viene consultata dalle finanziarie: per questo motivo i prestiti personali a segnalati Crif presentano le medesime difficoltà per coloro che hanno subito protesti e pignoramenti, ma grazie alla presenza di un garante oppure attraverso la formula della cessione del quinto è possibile aggirare gli ostacoli ed ottenere il via libera al finanziamento.

Segnalazione Crif, cos’è?

La sigla CRIF indica la Centrale Rischi d’Intermediazione Finanziaria, ed è la società privata che gestisce il SIC, ossia il Sistema d’Informazioni Creditizie, noto anche col nome Eurisc. Questo sistema, come abbiamo accennato, è

una vera e propria banca dati, costituita dalle informazioni provenienti  da tutti gli enti finanziatori, che consentono alle banche alle prese con l’iter di una domanda di finanziamento di valutare il profilo creditizio del richiedente, e se esso possegga una sufficiente affidabilità per ottenere il via libera.

Le informazioni creditizie a disposizione di banche e finanziarie possono essere dunque sia di natura negativa che di natura positiva, certificando se il singolo soggetto sia in regola o meno con i pagamenti, e di conseguenza se sia da ritenere affidabile oppure no dal punto di vista del profilo di rischio.

prestito segnalati crif

Banca dati Crif, tempi di permanenza

La cancellazione dei dati presenti nel SIC, sia positivi sia negativi, avviene automaticamente decorso un certo periodo di tempo, secondo queste tempistiche e modalità:

  • 6 mesi dalla data della richiesta del prestito per finanziamento in corso d’istruttoria
  • 1 mese dal rifiuto o dalla rinuncia del finanziamento
  • 36 mesi dalla data di estinzione di un finanziamento rimborsato correttamente
  • 12 mesi dalla comunicazione di regolarizzazione di un pagamento ritardato di una o due rate, a patto che nel predetto periodo il rimborso sia regolare
  • 24 mesi dalla comunicazione di regolarizzazione di un pagamento ritardato di tre o più rate, a patto che nel predetto periodo il rimborso sia regolare
  • 36 mesi dalla data di estinzione del prestito per finanziamenti non restituiti o con morosità grave, o dalla data in cui la banca o la finanziaria ha inviato l’ultimo aggiornamento dei dati creditizi.

Prestiti a segnalati Crif con cessione del quinto

Possiamo adesso analizzare in dettaglio quali prodotti di prestito personale a segnalati Crif sono messi a disposizione per i cattivi pagatori, mediante formule di finanziamento che siano in grado di garantire la necessaria tutela per l’ente erogatore. Il modo più facile per chi risulta registrato negativamente nella banca dati Crif di ottenere un finanziamento è richiedere prestiti con cessione del quinto o con la cosiddetta delega di pagamento. Per richiedere la cessione del quinto

bisogna essere lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato oppure pensionati, mentre non è richiedibile dai lavoratori autonomi. Con questa modalità di rimborso la rata mensile viene trattenuta direttamente dal datore di lavoro o ente previdenziale e versata all’istituto di credito che eroga il finanziamento: viene definita cessione del quinto perché l’importo non può appunto superare un quinto del reddito complessivo percepito dallo stipendio o dall’assegno pensionistico.

Un’altra limitazione da tenere conto circa la cessione del quinto riguarda il reddito del soggetto richiedente, soprattutto in caso di pensionati, che deve rientrare nel limite minimo di sopravvivenza che lo Stato fissa ogni anno intorno ai 500 euro, al netto della trattenuta della rata mensile di rimborso.

Prestiti con delega di pagamento a segnalati Crif

Oltre alla normale cessione del quinto c’è la possibilità di richiedere prestiti personali a segnalati Crif con la delega di pagamento, esclusivamente riservato ai lavoratori dipendenti per ottenere ancora maggiore liquidità rispetto alla normale cessione del quinto, rimborsando mensilmente una quota massima pari al 40 per cento del totale, e pertanto viene anche definito tale finanziamento doppio quinto dello stipendio. La delega di pagamento non è un diritto del dipendente come la cessione standard, ma può essere richiesta dai

dipendenti statali del settore pubblico e da lavoratori dipendenti privati in possesso di un’anzianità di servizio minima di almeno 4 o 5 anni, o in alternativa di un Trattamento di fine rapporto (TFR) accantonato in azienda, oppure presso un fondo pensione complementare, considerati di entità sufficiente.

Prestiti per pensionati segnalati Crif

prestiti per pensionati segnalati Crif sono possibili, ma questa categoria di soggetti ha a disposizione unicamente il prestito con cessione del quinto, mentre non è possibile accedere alla delega di pagamento. Tuttavia se i pensionati necessitano di ulteriore liquidità, possono richiedere

il rinnovo della cessione del quinto,  in modo da allungare la durata del prestito e contestualmente abbassare la rata mensile. I prestiti per pensionati con cessione del quinto sono coperti da una polizza obbligatoria per il rischio vita, che tutela sia la banca che gli eredi del defunto in caso di decesso anticipato del titolare del prestito, il cui costo solitamente è a carico del beneficiario del prestito.

Soluzioni senza cessione quinto

Come abbiamo visto, per concedere questo tipo di prestito se si è  segnalati Crif la formula della cessione del quinto risulta essere determinante, poiché la politica di rischio di banche e finanziarie difficilmente rende possibile l’azzardo di erogare finanziamenti a chi per varie ragioni risulta essere un cattivo pagatore. Tuttavia non è impossibile ottenere prestiti personali per segnalati Crif senza cessione del quinto, ma in questo caso si richiedono o ulteriori garanzie reali al cliente, oppure più facilmente

un garante terzo che funga da coobbligato, il quale si assume l’onere di rimborsare l’ente finanziatore in caso di mancato pagamento delle rate mensili da parte del legittimo debitore. Si tratta di una formula che tecnicamente prende il nome di fideiussione.
Esistono comunque altre alternative per chi cerca prestiti personali a segnalati Crif, sebbene la condizione necessaria e sufficiente per poter praticare tali strade spesso si rivela comunque avere un garante coobbligato: vediamo quali sono queste alternative.

Esistono soluzioni con cambiali?

Una buona alternativa per chi cerca prestiti personali per segnalati Crif senza busta paga, e che pertanto non possono accedere alla cessione del quinto dello stipendio, è il prestito cambializzato, un finanziamento che viene rimborsato attraverso il pagamento di cambiali invece che con i normali bollettini o l’addebito sul conto corrente. La presenza delle cambiali può comunque non bastare come unica forma di garanzia per l’istituto di credito, che potrà richiedere in aggiunta un garante terzo come fideiussore prima di erogare il finanziamento. Ricordiamo che

la cambiale è un titolo esecutivo e in caso di insolvenza l’ente finanziatore può chiedere il pignoramento dei beni di proprietà del soggetto beneficiario del prestito. Al pagamento di ogni cambiale la banca provvede a inviare al debitore il certificato di avvenuto saldo della stessa, che funge appunto da rata mensile di ammortamento del prestito.

Prestito tra privati per segnalati Crif

In ultima istanza, per chi non può ricorrere alla cessione del quinto può sfruttare il cosiddetto social lending, che altro non è che la versione riveduta e corretta al tempo delle nuove tecnologie del prestiti tra privati: iscrivendosi ad una di queste piattaforme di social lending si può provare ad ottenere

prestiti per segnalati Crif a tassi competitivi. Tuttavia questo non vuol dire che tali piattaforme di social lending non richiedano garanzie per tutelare i propri investitori prima di erogare il finanziamento, pertanto è sempre necessario leggere attentamente le condizioni di finanziamento e capire se si tratta della soluzione più idonea per il proprio caso.

Conclusioni

L’erogazione di questo tipo di finanziamento indubbiamente pone una serie di ostacoli correlati alla propria condizione di cattivi pagatori, che chiude le porte al normale accesso al credito.

È chiaro che bisogna fare delle distinzioni tra chi può godere comunque di un reddito da lavoro certo, e chi invece cerca prestiti personali senza busta paga, essendo un libero professionista o lavoratore autonomo, e in entrambi i casi non si può aspettare la cancellazione dalla banca dati per un ritardato pagamento, anche per un semplice disguido: nel primo caso la soluzione della cessione del quinto dello stipendio, o dell’assegno previdenziale in caso di pensionati, è una soluzione comoda, efficace e di facile assenso per una banca, basta avere i requisiti di reddito minimo, e per un lavoratore dipendente dal buon stipendio c’è persino l’opportunità della delega di pagamento.

Ma per tutti gli altri? È evidente che le soluzioni si restringono, e benché si possa provare a ricorrere al prestito con cambiali o tra privati, spesso anche per queste soluzioni è davvero necessario avere un garante come fideiussore, altrimenti molto difficilmente si riesce ad ottenere il via libera all’erogazione del finanziamento.