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Prestiti personali con CUD

Richiedere prestiti personali con CUD è un’opzione che si presenta per tutti coloro che non rientrano nella categoria dei lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato, e che al posto delle ultime due buste paga possono pertanto allegare alla domanda di finanziamento questa certificazione di reddito, in aggiunta al codice fiscale e al documento di identità, ai fini della valutazione della banca. Pertanto possiamo affermare che i prestiti personali con CUD sono aperti a liberi professionisti e lavoratori autonomi, che in caso di un buon livello di reddito possono anche evitare di dover ricorrere a ulteriori garanzie per ottenere il sospirato via libera all’erogazione: in dettaglio vedremo come si caratterizzano questi prestiti con CUD e quali sono i modi di aggirare le possibili limitazioni derivanti dall’assenza di busta paga.

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Cos’è il CUD

Innanzitutto chiariamo cosa sia questo documento di attestazione del reddito: il CUD è il documento ufficiale che certifica i redditi percepiti dal lavoratore dipendente, pensionato o dal lavoratore autonomo nell’anno fiscale preso in considerazione: questo modello viene consegnato dai datori di lavoro, sostituti di imposta, enti pensionistici e committenti di lavoro al lavoratore o pensionato affinché possa successivamente compilare la propria dichiarazione dei redditi. Gli istituti di credito e le società finanziarie

generalmente prediligono la presenza delle ultime due buste paga per erogare un finanziamento, tuttavia in caso di soggetti che non rientrano nella fattispecie dei lavoratori dipendenti può andare bene anche il modello Unico o appunto il CUD, che rientrano in quelli che notoriamente si definiscono prestiti senza busta paga.

Prestiti personali con CUD e senza busta paga

Riassumendo, per i lavoratori autonomi e i liberi professionisti è possibile richiedere prestiti personali con CUD o con il modello Unico da presentare come garanzia al posto delle buste paga, purché il reddito percepito risulti essere sufficiente come garanzia per la cifra richiesta: infatti è possibile che un istituto di credito o società finanziaria trovi insufficiente questa sola certificazione, e richieda pertanto ulteriori garanzie, come ad esempio

dei beni immobili su cui mettere ipoteca, oppure un garante terzo come fideiussore, soprattutto se la cifra richiesta è di importo elevato. Viceversa per piccoli prestiti e prestiti veloci, due formule di finanziamento pensate appositamente per chi ha necessità di piccole somme con una certa urgenza, potrebbe risultare sufficiente anche il solo CUD insieme a codice fiscale e documento di identità in allegato alla domanda di finanziamento per ottenere il via libera da parte della banca all’erogazione.

Questi prestiti sono convenienti?

I prestiti personali senza busta paga sono convenienti? Non è facile dare una risposta univoca a questa domanda, poiché a pesare è anche il livello di reddito e l’affidabilità creditizia pregressa del soggetto. Per un prestito personale con CUD, come per qualsiasi altro finanziamento, ciò che lo rende allettante e conveniente per il beneficiario è il tasso di interesse applicato, che insieme agli altri costi connessi al prestito non deve risultare eccessivamente oneroso: tuttavia quanto più diventa elevato il profilo di rischio per la banca, maggiormente ne risentono queste voci di costo che andranno ad impattare sulla convenienza del finanziamento. Questo vuol dire che se il soggetto ha comunque un livello di reddito sostenibile per la cifra richiesta, un passato senza essere stato segnalato cattivo pagatore, e via discorrendo,  allora potrà trovare offerte convenienti di prestiti personali con CUD. Viceversa è bene sapere che i tassi di interesse di questi finanziamenti possono salire moltissimo, arrivando finanche a TAEG oltre il 12 per cento.

Attenzione quando si cerca questo tipo di offerte, soprattutto via web, poiché è facile imbattersi in proposte al limite dell’usura, se non addirittura in vere e proprie truffe: gli esperti consigliano di non lasciarsi indurre in tentazioni da proposte di finanziamento che promettono prestiti senza busta paga e senza garanzie per importi elevati. Piuttosto è consigliabile rivolgersi a un consulente fiscale nell’eventualità che di non riuscire ad ottenere un buon tasso di interesse proponendo un prestito con CUD, per studiare eventualmente soluzioni alternative.

Per i cattivi pagatori può bastare il solo CUD?

Un caso a parte sono i cosiddetti protestati e cattivi pagatori, i quali avendo un pregresso da segnalati negli archivi dati consultati dalle finanziarie, possono provare a richiedere un finanziamento attraverso l’istituto della fideiussione, ossia mediante un soggetto terzo che funga da garante, il quale, oltre ad avere un reddito certo e dimostrabile, non deve essere a sua volta segnalato come cattivo pagatore in Crif. Gli unici finanziamenti accessibili anche ai cattivi pagatori sono quelli erogati

attraverso la cessione del quinto, oppure offrendo come garanzia il proprio TFR, ovvero il trattamento di fine rapporto, in quanto vi è una trattenuta diretta della rata di rimborso da parte del datore di lavoro o dell’ente pensionistico che lo gira direttamente alla finanziaria, per un massimo del 20 per cento totale del reddito. Data la natura della formula, la cessione del quinto può essere richiesta solo da pensionati e lavoratori dipendenti, pertanto chi prova a richiedere prestiti personali con il  solo CUD come documento di reddito non potrà accedere a questa formula di finanziamento.

In casi estremi ricorrere alla fideiussione

Come anticipato, venendo meno nei prestiti senza busta paga la garanzia costituita dalle entrate fisse dello stipendio da lavoro dipendente, in presenza di un reddito non troppo elevato e il solo CUD occorrono ulteriori garanzie alternative da presentare alla banca affinché si possa ottenere un finanziamento. In questi casi estremi è bene ricorrere alla fideiussione, grazie al quale entra in gioco un soggetto terzo come garante che si fa carico in solido del finanziamento, sostituendosi al debitore principale, ossia il titolare del finanziamento, nel momento in cui questi dovesse saltare il pagamento delle rate.

Per ottenere il via libera a un prestito con fideiussione è importante che questo garante terzo risulti avere un’impeccabile affidabilità creditizia, senza segnalazione alle banche dati come cattivo pagatore, e allo stesso tempo abbia un redditto sufficiente e sostenibile per la somma richiesta. Questo perché appunto, in caso di mancato pagamento delle rate di rimborso, la banca potrà rivalersi direttamente sul garante.

E se non si hanno garanti? Il prestito cambializzato e quello tra privati

E se non si hanno garanti? In questo caso ci sono due soluzioni estreme. Una delle più adottate per chi si trova in questa situazione è sicuramente il prestito cambializzato, che prevede appunto il pagamento di cambiali invece delle rate di ammortamento. Le sue caratteristiche peculiari sono in sintesi:

  • Durata che varia dai 6 ai 60 mesi
  • Firma singola senza garanti
  • Erogazione in pochi giorni tramite bonifico bancario o assegno circolare
Per chi non vuole sottoscrivere cambiali può provare invece a ricorrere ai prestiti tra privati via web, usufruendo delle piattaforme autorizzate che fungono da punto di incontro tra persone, che mettono a disposizione il proprio capitale per poi ottenere in cambio degli interessi dalle rate mensili pagate dal beneficiario del prestito. Una soluzione di finanziamento dal successo crescente negli ultimi anni grazie al forte sviluppo e alla diffusione dei nuovi mezzi di comunicazione digitale.