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Prestiti personali per consolidamento debiti: a chi si rivolgono, come funzionano e cosa valutare

I prestiti personali per consolidamento debiti rappresentano una categoria particolare di prestiti personali, erogati per una precisa finalità, ovvero riunire più finanziamenti in corso in uno soltanto, in modo da non confondersi circa le numerose rate di rimborso da tenere a mente, e allo stesso tempo, se lo si desidera, per richiedere e ottenere della liquidità aggiuntiva. L’iter di valutazione ed approvazione dei prestiti per consolidamento debiti risulta piuttosto complesso proprio per l’importanza di un finanziamento di questo tipo, che viene incontro alle esigenze del debitore e allo stesso tempo lo impegna in un percorso di ammortamento alquanto lungo: vediamo di scoprire insieme tutto quello che c’è da sapere su mutui e prestiti consolidamento debiti.

consolidamento debiti

Cos’è il consolidamento debiti

Il consolidamento debiti è una tipologia di prestito personale a cui si può ricorrere quando si ha più di un finanziamento in corso. Facciamo un esempio: ipotizziamo che un soggetto sia titolare di più finanziamenti contemporaneamente, quali un mutuo per la casa, prestito finalizzato per l’auto, altri per l’acquisto di beni e servizi, un’eventualità tutt’altro che insolita. Quando l’insieme delle rate da pagare inizia ad aumentare vertiginosamente, e cresce concretamente anche il rischio di non riuscire a saldare puntualmente alla scadenza il debito,

uno strumento come il prestito consolidamento debiti consente di avere un’unica rata più leggera e sostenibile, in modo da evitare dimenticanze e avere anche della liquidità aggiuntiva per far fronte a ulteriori spese impreviste.

A chi si rivolge il prestito consolidamento debiti

Possono ricorrere a questa particolare tipologia di prestito personale cittadini italiani ed extracomunitari che vogliono riunire in un’unica rata tutti i finanziamenti in corso d’opera: possono richiedere il prestito consolidamento debiti

i lavoratori dipendenti, i lavoratori autonomi e i pensionati, con una diversa documentazione da presentare a seconda della propria posizione lavorativa. In aggiunta alla documentazione che attesta la situazione reddituale del debitore, sono sempre richiesti un documento di identità e il codice fiscale, mentre i cittadini extracomunitari devono attestare di essere in possesso di un regolare permesso di soggiorno.

Prestiti personali per consolidamento debiti: la documentazione

La documentazione da presentare per i prestiti personali per consolidamento debiti varia a seconda della propria posizione lavorativa: mentre i lavoratori dipendenti assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato sono tenuti a presentare una copia della busta paga o del CUD, i lavoratori autonomi devono fornire il modello UNICO, e i pensionati devono presentare il cedolino della pensione. Per i pensionati il limite massimo di età per l’ammissione al finanziamento è di solito fissato a 75 anni, ma alcuni istituti di credito lo innalzano anche fino a 85 anni e oltre. In aggiunta a codice fiscale e copia del documento di identità bisogna presentare

i conteggi di estinzione dei prestiti in corso, che verranno utilizzati per chiudere il debito con gli altri istituti finanziari versando le relative somme, più altra eventuale documentazione richiesta dall’istituto erogante il finanziamento, come per esempio i documenti di reddito del garante. In ogni caso è necessario che la banca disponga delle informazioni necessarie per poter procedere all’estinzione anticipata dei debiti e poter così dare il via libera alla richiesta di consolidamento debiti.

Come funzionano i prestiti per consolidare i debiti

Richiedendo a una banca o a una società finanziaria un prestito consolidamento debiti e liquidità aggiuntiva si ha la possibilità di estinguere immediatamente tutti i finanziamenti in corso, e contestualmente veder redatto un nuovo, unico contratto di prestito personale. Come funzionano i prestiti personali per consolidamento debiti? Innanzitutto si porta la documentazione richiesta alla banca, e in caso di esito positivo

il medesimo istituto provvede a saldare il debito residuo e ad estinguere i prestiti in corso del cliente, e parallelamente viene definito un nuovo finanziamento che racchiude globalmente la somma dei finanziamenti precedentemente sottoscritti, in modo da fornire al debitore la possibilità di pagare un’unica rata più bassa, rispondendo a un solo creditore. L’accorpamento dei diversi prestiti consente di allungare la durata del piano di ammortamento e ridurre l’importo della rata mensile, e in caso di necessità il richiedente può ottenere anche della liquidità supplementare, il cui rimborso sarà compreso sempre nell’unica rata da saldare ogni mese.

Prestito di consolidamento debiti, cosa valutare?

Come per tutte le offerte di finanziamento, quando si tratta di scegliere tra i prestiti di consolidamento debiti proposti dagli istituti di credito bisogna considerare l’onerosità complessiva a carico del cliente, senza limitarsi alla valutazione della sola rata mensile. Pertanto, prima di sottoscrivere un contratto di finanziamento per il consolidamento debiti si consiglia di valutare:

  • TAN (Tasso Annuo Nominale), ossia il tasso di interesse, espresso in percentuale e su base annua, applicato al capitale finanziato, talvolta al lordo di eventuali costi assicurativi o spese di istruttoria. Questo indice viene utilizzato per calcolare la quota di interesse che andrà versata all’istituto che eroga il capitale, e che sommata ad essa andrà a determinare la rata di rimborso.
  • TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), ossia la misura, espressa in termini percentuali, con due cifre decimali e su base annua, che consente di valutare il costo complessivo del finanziamento, comprensivo di eventuali oneri accessori, quali spese di istruttoria e spese assicurative. Talora alcune spese come quelle assicurative, se facoltative, possono essere espunte dal calcolo, pertanto è necessario analizzare per bene di volta in volta le singole voci dell’offerta proposta.

Prestiti per consolidamento debiti, quali garanzie richieste?

Solitamente la concessione di un prestito per consolidamento debiti non è subordinata alla presentazione di garanzie reali quali possono essere i diritti di pegno o ipoteca su beni di proprietà del richiedente.Tuttavia in alcuni casi, allo scopo di limitare il rischio di insolvenza, gli istituti di credito possono sottoporre al richiedente un contratto

che prevede la cambializzazione delle rate, oppure un’unica cambiale, che possa garantire una parte o l’intero importo erogato. La forma di garanzia più diffusa è la firma di un garante terzo come fideiussore o coobbligato, che si faccia carico del finanziamento in caso di insolvenza del debitore. Tali garanzie possono essere richieste qualora il richiedente del prestito consolidamento debiti abbia un’anzianità lavorativa recente, oppure a fronte di un importo particolarmente elevato del finanziamento, o ancora a causa di qualche problema passato nel rimborso dei prestiti. Le valutazioni cambiano caso per caso e in base all’istituto a cui ci si rivolge, a seconda del profilo di rischio dell’operazione e del singolo richiedente.

Prestiti e consolidamento debiti, gli importi

In base agli importi, è possibile riassumere schematicamente i vari tipi di prestito consolidamento debiti nella seguente maniera:

  • Importi meno di 2500 euro: in questi casi si può richiedere un altro finanziamento a tasso zero, in modo da poter godere del vantaggio di una diminuzione degli interessi.
  • Importi da 5mila a 10mila euro: in questa frangia di importi il consolidamento debiti più conveniente avviene tramite la richiesta di un prestito personale per chiudere tutti i finanziamenti in corso, grazie a tassi di interesse più convenienti rispetto ad altri tipo di prestito come per esempio la cessione del quinto. In alcuni casi potrebbe essere necessario un garante o potrebbe essere richiesta la firma di cambiali.
  • Importi tra 30mila e 50mila euro:  quando gli importi si fanno più elevati lo strumento migliore di consolidamento debiti da richiedere per eliminare le rate è il mutuo di consolidamento, un tipo di finanziamento in cui viene richiesta l’ipoteca su un immobile di proprietà a garanzia del prestito, con piani di ammortamento di durata fino a 120 mesi.
  • Importi tra 60mila e 80mila euro: in questi casi si tratta quasi certamente di un mutuo di consolidamento con l’immobile acquistato utilizzato come garanzia. Per questa entità di importi la durata può arrivare a 180 mesi, ma esistono anche delle soluzioni per l’acquisto della prima casa e consolidamento debiti in cui il piano di ammortamento può estendersi fino a 40 anni.

Prestiti personali consolidamento debiti: i criteri di valutazione

Quali sono i criteri di valutazioni esercitati dalle banche che offrono prestiti personali per consolidamento debiti? Ogni istituto di credito applica una propria politica di rischio nella valutazione delle richieste, basandosi sui dati statistici che possiede, il cosiddetto credit scoring, che costituiscono lo strumento di valutazione privilegiato per mantenere le insolvenze al di sotto di un determinato livello. Decisivo per l’approvazione o meno di una richiesta di consolidamento debiti

è il livello di reddito del richiedente per capire se è sostenibile l’eventuale rata di rimborso, tenendo conto anche delle rate degli altri finanziamenti in corso. Infine grande importanza riveste l’affidabilità creditizia del richiedente, analizzato sulla scorta dei dati forniti dalle Centrali Rischi. Per quanto le possibilità siano più ridotte tuttavia, non è impossibile ottenere prestiti consolidamento debiti per cattivi pagatori, protestati e insolventi.

Prestiti consolidamento debiti cattivi pagatori

L’accumulo di più finanziamenti nel corso del tempo aumenta le difficoltà nel far fronte con puntualità al rimborso, rischiando di saltare una o più rate, e trasformarsi così in un cattivo pagatore: il prestito personale per  consolidamento debiti è uno strumento accessibile anche da chi è stato segnalato come cattivo pagatore, è stato protestato o ha subito dei pignoramenti. In caso di mancato pagamento,

il debitore è innanzitutto obbligato a sostenere il pagamento supplementare relativo agli interessi di mora. Poiché potrebbe avere grosse difficoltà in futuro nell’ottenimento di nuovi prestiti, il consolidamento dei debiti viene consigliato dagli esperti come strada sia per chi è già noto come cattivo pagatore, sia per chi vuole prevenire o scongiurare questa eventualità.

Prestito consolidamento debiti: cosa succede in caso di mancato pagamento?

In caso di mancato rimborso del prestito consolidamento debiti scatta immediatamente l’inadempienza nei confronti dell’istituto di credito, il che comporta:

  • Una maggiorazione degli interessi dovuti, con l’applicazione di una mora
  • Rischio di iscrizione del proprio nominativo nella lista dei pagatori ritardatari, e segnalato agli enti di tutela del credito, le cosiddette Centrali Rischi, i quali condivideranno le informazioni con l’intero sistema bancario, abbassando l’affidabilità creditizia del cliente con una conseguente maggiore difficoltà nell’ottenere credito in futuro.

Inoltre il mancato puntuale pagamento anche di una sola rata autorizza la banca a risolvere unilateralmente il contratto, e il cliente sarà tenuto al pagamento di tutte le spese correlate al protesto nonché di tutti gli oneri sostenuti dall’istituto di credito per recuperare le somme dovute, oltre ad un’eventuale penale.

Prestito consolidamento debiti: estinzione anticipata

Anche sottoscrivendo un prestito personale per consolidamento debiti è possibile estinguere anticipatamente il finanziamento rispetto al termine concordato. In questo caso al debitore

verrà richiesto di rimborsare il capitale residuo ancora dovuto maggiorato di una penale che per legge non può essere superiore all’1 per cento dell’importo finanziato. Se non specificato nel contratto, si deve intendere come capitale residuo la somma del valore attuale di tutte le rate non ancora scadute alla data del rimborso anticipato.

Va detto che il prestito per consolidamento debiti è uno strumento finanziario che viene scelto proprio perché attraverso l’estinzione anticipata del precedente o dei precedenti finanziamenti consente di ottenerne un altro a condizioni più favorevoli, ma è accaduto nel passato recente che, a fronte della competitività fra banche e con le conseguenti offerte alla potenziale clientela, alcuni debitori abbiano cambiato più di un consolidamento debiti passando da una finanziaria all’altra, al fine di godere di tassi più competitivi e condizioni vantaggiose.

Come scegliere il prestito consolidamento debiti?

Come scegliere il miglior prestito di consolidamento debiti? Questo strumento è sempre conveniente? Innanzitutto il primo passo da compiere è richiedere più  preventivi ed esaminare in modo dettagliato il piano di rimborso del consolidamento debiti. Non bisogna dimenticare che esistono altre alternative percorribili per risolvere i propri problemi di indebitamento, come la vendita di un immobile, la riscossione di una polizza vita o di un fondo pensione, oppure l’utilizzo di un fondo di emergenza, valutando attentamente i rischi connessi con ogni soluzione, magari anche con l’aiuto di un consulente finanziario. Non bisogna sottovalutare che

il consolidamento debiti è un finanziamento che ha una durata ampia, e se nel corso della durata si dovessero richiedere ulteriori prestiti il proprio stato di indebitamente peggiorerebbe ulteriormente. Pertanto il consolidamento debiti è utile richiederlo quando si hanno troppi debiti con alti tassi di interesse, in tal modo si possono ridurre i debiti accorpandoli in una sola rata ad un tasso di interesse più basso. Ma bisogna anche tenere presente che la diminuzione della rata mensile e quella del tasso di interesse applicato al consolidamento debiti fa aumentare anche la durata del rimborso del debito, e a conti fatti nel lungo periodo si va a pagare di più.