Per chi abbia una invalidità la vita non si presenta facile. Anche perché la nostra società sembra ancora scarsamente pronta a misurarsi coi problemi che possono derivare da questa particolare problematica. Basterebbe ad esempio vedere le continue polemiche che sono elevate dalle associazioni le quali si battono per tutelare questa categoria di persone a proposito del mancato abbattimento delle barriere architettoniche per capire come in Italia la strada da fare sia ancora molta.
Indice dei contenuti
- Quanti sono gli invalidi civili in Italia?
- Invalidi civili e sistema creditizio
- Prestito con pensione di invalidità: quali requisiti servono?
- Che prestito si può richiedere con la pensione di invalidità?
- Quali documenti vengono richiesti?
- Quali situazioni possono spingere la banca a non erogare il prestito?
- Conclusioni
Quanti sono gli invalidi civili in Italia?
Nel nostro Paese sarebbero circa tre milioni gli invalidi civili. Il dato è stato desunto nel corso del 2016 analizzando i numeri forniti dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Tra di essi, però, si anniderebbero anche un buon numero di falsi invalidi, secondo alcuni oltre 100mila. In effetti negli anni precedenti proprio 100mila pensioni circa sarebbero state revocate a seguito delle indagini condotte da Carabinieri e Guardia di Finanza. Falsi invalidi o meno, il settore comporta comunque una spesa che ammonta a circa 16 miliardi di euro ogni anno.
Invalidi civili e sistema creditizio
Naturalmente anche il sistema creditizio è stato investito delle problematiche legate alla presenza di un settore molto vasto, come quello rappresentato dagli invalidi civili.
Da questo punto di vista va detto che le banche e le finanziarie non sono solite elevare particolari muri di fronte a soggetti invalidi che chiedano finanziamenti.
Molto dipende, però, proprio dalla patologia cui si trova presente l’incaricato della questione e dalle possibilità economiche dell’invalido interessato. In caso di insolvenza, infatti, la pensione di invalidità, proprio a causa della sua personale natura, potrebbe causare qualche problema alla banca in sede di rivalsa delle proprie ragioni.
Prestito con pensione di invalidità: quali requisiti servono?
Anche nel caso a chiedere un prestito personale sia un invalido civile, le banche o le società finanziarie sono solite adottare il consueto protocollo che caratterizza ogni richiesta di questo genere. Ne consegue che il richiedente dovrà dimostrare in particolare due cose:
2) l’assenza di episodi pregressi in cui il richiedente non abbia provveduto ad onorare il piano di rientro concordato a livello contrattuale.
Ove non si presentino problemi su queste tematiche a seguito dell’istruttoria avviata, rimarrà da considerare la valutazione dell’importo della pensione di invalidità di cui gode il richiedente. In pratica occorrerà accertare che l’assegno erogato mensilmente dall’INPS sia in grado di permettere il pagamento del piano di rientro e lasciare al contempo spazio per un tenore di vita dignitoso.
In alcuni casi, però, proprio la condizione di disabile si può tramutare in una condizione ostativa alla domanda di prestito.
In particolare l’istituto bancario o la finanziaria potrebbero rifiutare di concedere il finanziamento ove riescano ad appurare che la patologia di cui soffre l’invalido civile potrebbe portare ad un decesso prima che questi abbia terminato di ripagare le rate del debito. Un deterrente non da poco, ma che riguarda in pratica tutti coloro che presentino problemi di questo genere.
Che prestito si può richiedere con la pensione di invalidità?
Proprio il fatto che il richiedente abbia la possibilità di ricevere una somma fissa alla fine di ogni mese, va ad influire non poco sul genere di prestito che può ricevere. In effetti il prodotto creditizio più utilizzato in questi casi è il prestito con cessione del quinto, per effetto del quale il rimborso della somma percepita avviene tramite prelievi diretti alla fonte, che non devono però superare il 20% dell’importo della pensione di invalidità.
Va peraltro ricordato come i prestiti con cessione del quinto della pensione vengano rilasciati anche in base alla patologia di invalidità e alle possibilità di decesso, in quanto il finanziamento viene tutelato da una polizza assicurativa. Proprio per questo motivo le probabilità di decesso del richiedente non devono essere troppo alte.
Quali documenti vengono richiesti?
Come avviene per tutte le richieste di prestito, anche in questo caso occorre presentare tutta la documentazione in grado di attestare le proprie generalità e le entrate. Trattandosi però di una richiesta in cui lo stadio di invalidità è un fattore determinante per il successo della richiesta di prestito, occorre anche presentare tutti i documenti medici dai quali risulti chiaramente la propria condizione e patologia, in modo da dare alla banca a alla compagnia di assicurazioni la possibilità più ampia di valutare prima di procedere alla firma o meno dei relativi contratti.
Quali situazioni possono spingere la banca a non erogare il prestito?
I casi in cui una banca potrebbe decidere di non concedere un prestito con pensione di invalidità possono essere svariate a partire appunto dalle possibilità di decesso del richiedente, o comunque che non possa più rimborsare la somma. In svariati casi, infatti, la pensione di invalidità non può essere aggredita in caso di insolvenza, quindi la banca non può rivalersi su di essa nel caso in cui chi ha ottenuto il finanziamento non sia in grado di ripagarlo.
Solitamente sono comunque questi sono i casi in cui la banche o l’istituto di credito potrebbero decidere di non accettare una richiesta di prestito con pensione di invalidità:
- patologia troppo grave e probabilità di decesso troppo alte;
- importo troppo esiguo della pensione di invalidità;
- pensione di invalidità, passibile di sospensione o eliminazione.
Conclusioni
Ottenere un prestito personale da parte di invalidi civili è sicuramente possibile, ma possono insorgere alcuni problemi, in particolare se la patologia invalidante potrebbe causare un decesso anticipato del richiedente o se la pensione di invalidità potrebbe essere sospesa oppure eliminata per un miglioramento della salute del soggetto interessato. Il problema deriva anche dal fatto che la pensione in questione non può essere aggredita dalla banca al fine di rivalersi del mancato pagamento del rateo, difficoltà che viene comunque ad essere aggirata solitamente con l’adozione della formula nota come prestito con la cessione del quinto.