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Prestiti personali a cattivi pagatori: guida e come ottenerli

17Sono possibili prestiti personali a cattivi pagatori? Per coloro che sono stati segnalati nelle banche dati del mercato del credito come il Crif può essere molto complicato ottenere dei finanziamenti, a causa di disguidi finanziari passati, che rendono invero le banche assai più scettiche nell’erogare dei capitali verso coloro che hanno dimostrato di non poter onorare gli impegni di ammortamento.

Tuttavia prestiti personali per cattivi pagatori sono possibili, soprattutto ricorrendo a formule come la cessione del quinto e la delega di pagamento, oppure attraverso una figura terza che funga da garante in caso di mancato pagamento della rata mensile di rimborso. Vediamo allora tutto ciò che riguarda i prestiti personali a cattivi pagatori, quali sono condizioni e caratteristiche peculiari delle offerte presenti sul mercato del credito italiano per questa delicata categoria di utenti.

prestiti cattivi pagatori

Cattivo pagatore, chi è?

Quello che normalmente viene definito cattivo pagatore è un soggetto che è stato segnalato presso la banca dati sui rischi creditizi, il cosiddetto CRIF: questa segnalazione arriva alla banca nel momento in cui il soggetto che ha richiesto un prestito risulta essere in ritardo con i pagamenti delle rate del rimborso di almeno due mesi oppure se nel corso del finanziamento non risultano saldate più di due rate previste nel piano di ammortamento. Questa iscrizione al registro del cattivi pagatori

rende più complicato per il soggetto segnalato la possibilità di ottenere prestiti personali, in quanto la sua reputazione creditizia risulta peggiorata, con gli istituti di credito e le società finanziarie che saranno restie a dare il via libera a nuovi finanziamenti. L’iscrizione nel registro dei cattivi pagatori è temporanea, e la cancellazione avviene automaticamente una volta trascorso il periodo di tempo previsto, che può variare a seconda della gravità del comportamento del debitore.

Prestiti a cattivi pagatori con cessione del quinto

Essere cattivi pagatori significa incontrare maggiori difficoltà di accesso al credito, essendo considerati dagli istituti di credito meno affidabili. Tuttavia, come abbiamo anticipato, è possibile ottenere prestiti personali per cattivi pagatori, grazie soprattutto a delle formule di finanziamento che garantiscono maggiore tutela circa il rimborso rispetto al pagamento dei bollettini o al bonifico diretto del beneficiario del finanziamento, come i prestiti con cessione del quinto e la delega di pagamento. La cessione del quinto

può essere richiesta da lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato, e pensionati, ma non dai lavoratori autonomi: questa formula di rimborso prevede che la rata mensile venga trattenuta direttamente dal datore di lavoro o ente pensionistico e versata all’istituto di credito, il cui importo non può appunto superare un quinto del reddito complessivo.

Il reddito del soggetto richiedente deve essere sufficiente per poter richiedere un prestito con cessione del quinto, in quanto lo Stato fissa ogni anno il limite minimo considerato di sopravvivenza, all’incirca intorno ai 500 euro al netto della trattenuta della rata mensile di rimborso, altrimenti la richiesta di cessione del quinto non verrà approvata.

Soluzioni con delega di pagamento

La seconda possibilità che si apre come prestito personale a cattivi pagatori è la delega di pagamento, un prestito non finalizzato che consente ai lavoratori dipendenti di ottenere ancora maggiore liquidità, poiché può essere concessa anche a coloro che hanno già sottoscritto una cessione del quinto, e infatti viene anche chiamata doppio quinto dello stipendio. La delega di pagamento si differenzia comunque dalla cessione del quinto perché, a differenza di quest’ultimo,

non è un diritto del dipendente ma risulta subordinata all’accettazione della richiesta da parte del datore di lavoro, generalmente grazie a determinate convenzioni stipulate con un ente finanziatore. Questa particolare tipologia di finanziamento può essere richiesta dai dipendenti statali del settore pubblico e da lavoratori dipendenti privati in possesso di un’anzianità di servizio minima di almeno 4 o 5 anni, o in alternativa di un Trattamento di fine rapporto (TFR) di buona entità accantonato in azienda, oppure presso un fondo pensione complementare.

La maggiore liquidità messa a disposizione significa che il datore di lavoro tratterrà dallo stipendio del debitore una quota pari al massimo al 40 per cento del totale, appunto due quinti del reddito complessivo.

Sono quindi possibili?

Non tutti gli istituti di credito decidono di concedere prestiti personali a cattivi pagatori senza la formula della cessione del quinto, molto dipende dalla politica di rischio delle singole banche, pertanto possiamo fare in merito solo delle considerazioni di carattere generale: in genere per avere il via libera sono necessarie

garanzie reali o personali da parte dello stesso richiedente oppure ben più spesso da parte di un garante terzo coobbligato. Inoltre è necessario fare una distinzione circa la condizione lavorativa del richiedente che risulta essere cattivo pagatore: mentre i lavoratori dipendenti assunti a tempo indeterminato possono accedere a qualsivoglia tipologia di prestito, ai pensionati solitamente è riservata in via esclusiva la cessione del quinto, e vige il divieto di richiedere la delega di pagamento. Per loro natura inoltre la cessione del quinto e la delega di pagamento non sono accessibili ai lavoratori autonomi, poiché non possono certificare un reddito mensile fisso, e potranno accedere solo a forme di prestito personale, se concesse dalla società finanziaria.

Prestiti per pensionati cattivi pagatori

Sono possibili prestiti per pensionati del settore pubblico o privato il cui nominativo è stato inserito nella lista dei cattivi pagatori? Certamente sì, ma come abbiamo anticipato i pensionati hanno a loro disposizione unicamente il prestito con cessione del quinto, mentre non hanno la possibilità di accedere alla delega di pagamento, dal momento che il legislatore ha previsto per la salvaguardia di un reddito minimo di sopravvivenza che possa esistere una sola trattenuta sulla pensione mensile di chi percepisce l’assegno previdenziale del settore pubblico. Se si necessita di ulteriore liquidità,

i pensionati possono richiedere il rinnovo della cessione del quinto,  in modo da allungare la durata del prestito e contestualmente abbassare la rata mensile.  I prestiti per pensionati con cessione del quinto prevedono inoltre una copertura assicurativa obbligatoria per il rischio vita, che tutela sia la banca che gli eredi del defunto in caso di decesso anticipato del titolare del prestito. Il costo della polizza solitamente è a carico del debitore.

Soluzioni con cambiali

Quali alternative per chi cerca prestiti personali per cattivi pagatori senza busta paga? Una soluzione è il prestito cambializzato, che come si può facilmente intuire dal nome è un finanziamento che viene rimborsato attraverso il pagamento di cambiali. La presenza delle cambiali non è comunque l’unica garanzia che la banca potrà richiedere per poter dar seguito all’erogazione di un prestito cambializzato, e spesso la condizione necessaria è avere un garante terzo come fideiussore.

Al beneficiario del prestito cambializzato per lavoratori autonomi la banca spedirà al domicilio un avviso di pagamento affinché il debitore provveda al versamento della rata: a pagamento effettuato la banca provvederà alla restituzione della cambiale pagata, e così via per tutto il periodo di ammortamento. Ricordiamo che la cambiale ha un effetto esecutivo, pertanto il mancato pagamento di una sola di esse può generare una procedura di protesto immediata senza ricorrere a un giudice, inoltre è un finanziamento è a firma singola, pertanto esonera il beneficiario dai controlli dei sistemi informativi ed è estinguibile anticipatamente.

La forma di prestito tra privati

Un’altra forma possibile è quella dei prestiti tra privati: questi prestiti stanno conoscendo un forte sviluppo grazie alle nuove tecnologie digitali, in virtù dei siti web che consentono il cosiddetto social lending. Tra i vantaggi dei prestiti tra privati vi è la possibilità di

aggirare tutti gli ostacoli che solitamente si presentano per un cattivo pagatore che si rivolge ai canali tradizionali, e poter ottenere prestiti per cattivi pagatori a tassi competitivi. Tuttavia il consiglio è comunque di fare più preventivi e di leggere le condizioni di prestito, poiché non vuol dire comunque che queste piattaforme di social lending non richiedano garanzie per tutelare i propri investitori.

Conclusioni

L’erogazione di prestiti personali a cattivi pagatori presenta indubbiamente delle difficoltà attraverso i canali tradizionali, in quanto istituti di credito e società finanziarie sono alquanto restie a concedere finanziamenti fino a quando il soggetto richiedente risulta essere iscritto nel registro dei protestati.

Tuttavia le alternative non mancano, soprattutto se si può godere di un reddito certo e dimostrabile che può essere sottoposto a cessione del quinto, mentre le possibilità si assottigliano per coloro che richiedono prestiti personali senza busta paga, laddove la presenza di un garante terzo, fideiussore e coobbligato, rappresenta una condizione ineludibile affinché una banca possa concedere il via libera al finanziamento.

Nella nostra sintetica guida abbiamo cercato di illustrare tutto il ventaglio di possibilità che può andare incontro ad un cattivo pagatore in cerca di un prestito personale, ricorrendo in casi estremi anche ai prestiti con cambiali oppure ai sempre più diffusi prestiti tra privati, grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie digitali.